Cambiare lavoro a 30, 40 o 50 anni è possibile, nonostante la crisi abbia presentato il conto forse più pesante non a livello economico, ma piuttosto alla nostra autostima e capacità di inventare e re-inventarci.
Nonostante l’outlook, mutuando un termine di cui si parla molto in campo finanziario, non sembri poi così roseo, nonostante il futuro sembri particolarmente cupo, ci si può sicuramente re-inventare e quindi ripartire da zero per tornare ad essere produttivi anche da soli, senza la necessità di investire grossi capitali (e spesso senza investirne affatto), anche se si è passata la soglia degli anta, che per molti significa (erroneamente) la fine della parte creativa della nostra vita.
Siamo d’altronde un popolo di santi, navigatori, poeti e di partite IVA, che al netto delle storture del sistema simboleggiano comunque una voglia di fare imprenditoria, anche in piccolo, uno spirito selvaggio e creativo che dovremmo cercare di recuperare anche se la nostra età anagrafica dovesse farci pensare il contrario, inducendoci a credere che inventarsi un lavoro o semplicemente cambiare vita non sia più possibile.
Non esiste più l’impiego a tempo indeterminato
Fatta eccezione per le categorie di super-fortunati, quelli che sono riusciti ad ottenere un impiego pubblico o comunque in una realtà aziendale di dimensioni tali da potersi permettere ancora di ricorrere alle forme di contratto tradizionale e indeterminato, la proverbiale trippa per gatti non esiste più.
Spinti da una globalizzazione che ha colpito anche i settori che si credevano al riparo, siamo tutti, chi più chi meno, costretti a confrontarci con una realtà fatta di precarietà, che con la buona volontà e lo spirito giusto dovremmo quantomeno provare a convertire in una realtà di opportunità e di lavoro come e quando vogliamo noi.
L’home-office non è arrangiarsi: è il futuro dell’economia
Prima di addentarci nei problemi più specifici, ovvero nella ricerca di come cambiare lavoro a 30 anni, ma anche a 40 o 50, dobbiamo anche sgomberare il campo da quello che è un pregiudizio tutto italiano e che riguarda chi lavora da casa, in soluzione home office.
Avere il proprio ufficio a casa, senza perdere tempo e denaro nella gestione di un ufficio esterno inutile, non è un modo da pezzenti di condurre il proprio business, ma piuttosto una gestione oculata e attenta alle spese, che è utilizzata sempre più di frequente anche dai grandissimi gruppi dell’economia mondiale.
Pensiamo a Google, che non richiede ai suoi dipendenti di raggiungere l’ufficio se non in determinati giorni del mese durante i quali si svolgono le riunioni aziendali: a tutti è lasciata la libertà di lavorare da casa, a patto che si raggiungano i risultati che sono stati prefissati.
Lo stesso vale per Microsoft, Amazon e tantissime testate giornalistiche online e offline, che non richiedono più ai loro dipendenti di presentarsi in ufficio, semplicemente per il motivo che è una cosa che non ha più senso.
Questo rende il nostro obiettivo di reinventarsi un lavoro estremamente più semplice: non avremo bisogno di mettere avanti del denaro per affittare un ufficio, arredarlo e mantenerlo. Per il grosso delle attività che andremo a proporre in questa guida avremo bisogno soltanto di un computer (e neanche all’avanguardia) e tanta voglia di fare e di farcela.
In tanti ce l’hanno fatta dopo gli anta
Di persone che sono riuscite a cambiare vita a 40 anni o a 50 anni ce ne sono tantissime e non dobbiamo soltanto guardare ai successi dei giovanissimi come Mark Zuckerberg per trovare una scusa per non provarci neanche:
- Stan Lee: il creatore dei Fantastici Quattro e di Spiderman, ha pubblicato il suo primo fumetto a 39 anni. Oggi è una leggenda del settore.
- Samuel Jackson, attore tra i più apprezzati di Hollywood, ha avuto il suo primo ruolo a 43 anni
- Henry Ford ha creato la sua prima macchina a 45 anni
- Charles Darwin, tra gli scienziati più importanti della storia, ha pubblicato il suo “Sull’origine delle specie” a 50 anni
- Ray Kroc, padre padrone di McDonalds, ha comprato il suo primo ristorante a 52 anni
- Lo stesso vale per il Colonel Sanders, fondatore di Kentucky Fried Chicken a 62 anni
- Stephen King: ha pubblicato il suo primo romanzo di successo dopo i 30, dopo essere stato rifiutato per più di 30 volte. Oggi ha venduto più di 350 milioni di libri
Potremmo continuare per ore con esempi di persone che ce l’hanno fatta dopo gli anta. Certo, si tratta di casi di straordinario successo, che potremmo ritenere ben oltre le nostre capacità.
Servano però a ricordarci che non è mai troppo tardi e che si può cambiare vita anche a 50 anni.
Per le cose che sappiamo fare
Tutti sanno fare qualcosa e tutti o quasi possono mettere in pratica la loro esperienza e farne un lavoro. La chiave che ci interessa, se il nostro obiettivo è veramente quella di cambiare lavoro a 40 anni (ma che siano anche 30 o 50) è quella della competenza.
Il mondo di Internet ci ha aperto un mondo di possibilità, ma al tempo stesso ha alzato e di parecchio l’asticella che segna lo standard minimo: qualunque cosa volessimo andare a fare dovremo dimostrare di saperci fare e di conoscere davvero quello che faremo o di cui andremo a parlare.
Per le cose che non sappiamo fare
Internet ha aperto il mondo della conoscenza, portandolo su computer, smartphone, tablet e qualunque altro tipo di dispositivo sia adatto per ricevere dati da internet.
Sono disponibili su Internet moltissimi corsi, sia di carattere universitario che ad un livello più basico:
- Coursera: offre corsi gratuiti e facili da seguire tenuti dai migliori specialisti e professori del mondo. Si tratta di corsi di carattere tecnico e spesso orientati all’informatica. Possono però aprire, anche in poche settimane di studio, le porte dell’opportunità, dato che vengono messi a disposizione anche corsi che permettono immediatamente di andare a monetizzare. Vuoi fare siti internet per sopravvivere? C’è il corso. Vuoi imparare a gestire contenuti? Idem. Ti interessa diventare un programmatore? Può aiutarti a cambiare vita a 50 anni. Basta volerlo;
- YouTube: su YouTube non sono solo presenti video musicali o di gattini, ma anche una delle più grandi videoteche di conoscenza in senso stretto che l’umanità abbia mai avuto a disposizione. Si trovano corsi per imparare praticamente tutto: a cucinare, a fare bricolage, a scrivere, a girare video.
Si tratta di due delle possibili opportunità che possono migliorare la nostra formazione comodamente da casa, senza spendere neanche un euro. Troppo vecchio per cambiare? Sappi che non è mai troppo tardi per investire sul capitale più importante che abbiamo, ovvero noi stessi.
Lavorare sul web: cambiare lavoro a 30 anni
Chi non è ancora arrivato alla soglia del anta dovrebbe avere, almeno secondo la vulgata, una maggiore possibilità di re-inventarsi su internet, quantomeno perché anagraficamente più vicino alla rivoluzione di Internet. Sono moltissimi i lavori che si possono trovare su internet e fare da casa, a patto di metterci impegno e competenza:
- scrivere: sì, in moltissimi pagano per scrivere articoli, a patto che si possa dimostrare buona competenza, capacità di scrivere in italiano corretto e di sostenere i ritmi dell’azienda. Non esistono soltanto scrittori di articoli, ma anche scrittori per le pagine Facebook e per i social network più in generale;
- comprare e vendere: si può ordinare merce in blocco dalla Cina e commercializzarla anche senza avere alcun tipo di competenza tecnica. eBay e Amazon sono due strutture straordinarie. Ci mettono immediatamente in contatto con un enorme numero di clienti e si preoccupano di gestire la parte tecnica. Basta avere buona merce a buon prezzo ed essere affidabili;
- diventare specialisti di Social Marketing: seguendo i corsi che abbiamo indicato sopra possiamo affermarci, passo per passo, come specialisti di Social Marketing e dunque proporci, prima alle aziende piccole poi a quelle più grandi, per la gestione dei loro profili social;
- possiamo diventare noi padroni completi del nostro lavoro e aprire dei siti internet che si occupano delle nostre passioni. Possiamo creare introiti con pubblicità o con vendita diretta di prodotti. Anche in questo caso possiamo ottenere le competenze tecniche di cui abbiamo bisogno dai corsi che abbiamo indicato poco sopra.
Voglio cambiare vita: le opportunità per chi ha più di 40 o 50 anni, anche offline
Nulla ci impedisce di seguire le strade che abbiamo tracciato insieme poco sopra, anche se dovessimo avere 70 anni.
Tuttavia capiamo anche bene che chi è più avanti con gli anni potrebbe preferire la possibilità di gestire qualcosa offline, nell’economia di un tempo, che ancora può offrire degli spunti decisamente interessanti, soprattutto per chi vuole re-inventarsi.
Il B&B
Continuano a spuntare come funghi ma questo non vuol dire che non ci siano estremi per far lavorare anche il nostro. Parliamo dei Bed & Breakfast, soluzioni per l’ospitalità che possono essere un’opzione particolarmente allettante soprattutto nelle zone turistiche e nelle grandi città, dove gli hotel tendono ad essere molto più cari.
Scartoffie ed obblighi burocratici non sono eccessivi, quindi potremmo davvero pensare di re-inventarci nel settore dell’ospitalità per turisti.
Lavorare con gli animali o con l’agricoltura
La vita in città, soprattutto adesso che non riesce più a garantire quel surplus salariale di un tempo, ha stancato un po’ tutti. Sono in moltissimi a predicare il ritorno in campagna, anche se sono poi pochissimi a farlo:
- agricoltori: tornare a lavorare la terra, con intelligenza e con fatica, può essere estremamente remunerativo sia sotto il profilo più strettamente economico, sia a livello invece di soddisfazione personale;
- allevamento: sono in molti ad aver cominciato negli ultimi anni allevamenti di api, di lumache e in generale di piccoli animali per scopi commerciali. L’impegno economico è decisamente ridotto e può permettere di inserirsi in un settore, quello alimentare, che si sta ridefinendo in modo sostanziale negli ultimi anni;
- produzione di cibi salutari: marmellate, spremute, ortaggi da agricoltura biologica. Sono sulla bocca di tutti, hanno buoni ricarichi e permettono di lavorare con ritmi più consoni a quelli di madre natura. Anche in questo caso l’investimento è minimo e basta quasi da sola la forza di volontà.
Cambio lavoro: le opportunità sono tantissime, ma hai le carte giuste?
Cambiare lavoro a 30 anni, cambiare vita a 50 anni, re-inventarsi a 40: si tratta di obiettivi sicuramente raggiungibili, che devono però essere accompagnati dalla abilità e dagli stati mentali giusti:
- impegno: non si va da nessuna parte senza impegno e pensare di scalare una montagna così alta, quando non si hanno inoltre le risorse fisiche e mentali della prima giovinezza, è semplicemente assurdo. Il cammino può essere particolarmente tortuoso: bisogna prepararsi e mettercela tutta;
- conoscenze: per trasformare quello che amiamo in una vera e propria professione, che si faccia a 30 o a 60 anni, dobbiamo avere delle conoscenze reali, in grado di risolvere i problemi dei nostri futuri clienti. Il tempo delle chiacchiere e delle rendite di posizione è finito da un pezzo, meglio mettersi l’anima in pace;
- costanza: Roma non fu costruita in un giorno e chi crede sa bene che anche Dio si prese 7 giorni per creare l’universo. Non avendo a disposizione le risorse dell’Onnipotente dovremo prepararci ad un cammino che può essere decisamente più lungo, più impegnativo e che richiede decisamente più costanza. Se pensiamo di poter cambiare vita in una settimana, siamo decisamente fuori strada;
- voglia di cambiare: sembrerà strano, ma è proprio la voglia di cambiare vera a mancare dall’equazione il più delle volte. Si fanno progetti e voli pindarici, si pensa a come sarebbe bello se… senza cambiare poi nulla nella propria vita.
La voglia di cambiare, per cambiare davvero
Avere un’autentica voglia di cambiare, avere il desiderio di fare tutto quello che è possibile per re-inventarci, per cambiare vita e lavoro, è lo snodo fondamentale dell’impresa che ci aspetta.
Non si può pensare di continuare a fare le stesse cose e successivamente ottenere risultati diversi. Se siamo arrivati ad un punto della nostra vita nel quale ci sentiamo infelici, dove i soldi non bastano, dove si lavorano turni massacranti e dove si è persa la gioia delle cose semplici, dovremo cambiare non solo la nostra professione, ma il modo in cui ci approcciamo il mondo.
Non si tratta di panzane per libri di auto-miglioramento: è davvero la nostra mente, la nostra attitudine il vero strumento di cambiamento, quello che può fare la differenza tra il riuscire a tornare felici e il fallire miseramente.
Prima di pensare di cambiare vita, cambiare lavoro, a prescindere da quale la sia l’età, è necessario chiedersi chi siamo, dove vogliamo andare e cosa siamo disposti a fare per andarci.
Tutto il resto, in mancanza di una chiara volontà e di un progetto chiaro, non servirà assolutamente a nulla.