Pac Intesa San Paolo: Opinioni e Recensione

Vuoi stipulare un piano di accumulo e stai pensando al Piano di Accumulo Intesa Sanpaolo? Opinioni, caratteristiche, vantaggi e svantaggi sono gli argomenti che tratteremo in questa guida, alla ricerca del piano di accumulo migliore.

Vedremo tutte le informazioni su questo prodotto, che fa parte della categoria del risparmio gestito.

Come funziona il PAC di Intesa Sanpaolo?

Iniziamo subito cercando di capire come funzionano i piani di Accumulo Intesa SanPaolo. Il PAC è uno strumento che permette di investire i propri soldi in modo graduale, tramite versamenti periodici che verranno indirizzati verso dei fondi di investimento.

Il motivo per cui molti lavoratori optano per questa soluzione è che lasciare i propri risparmi sul conto corrente erode il patrimonio per effetto dell’inflazione. Ma conviene scegliere il PAC di Intesa?

Iniziamo a mettere a fuoco il suo funzionamento: per prima cosa devi scegliere con che frequenza verserai (ogni mese, ogni due mesi, ogni tre mesi, 4 mesi, 6 oppure annualmente).

Con un bonifico farai il versamento quando lo hai deciso: la somma andrà a confluire nei fondi di investimento compresi nel tuo PAC.

Per quanto riguarda invece l’importo minimo sappi che:

  • il versamento iniziale è di 50/100 euro in base ai fondi scelti;
  • i versamenti successivi è di 50 euro;

I fondi vengono investiti dalla SGR, la quale provvede a gestire i PAC per conto di Intesa Sanpaolo. La SGR in questione è la Eurizon Capital SGR, ovvero una società che incorpora diverse filiali con sede in nazioni diverse. Essa si occupa di prendere fisicamente il denaro degli investitori per investirlo nei suoi fondi, in base al profilo di rischio della persona.

Con il passare del tempo, comunque, puoi modificare sia l’importo che vai a versare che la tipologia di fondi su cui stai investendo, oltre alla frequenza del versamento. Non ultimo, puoi anche sospendere il PAC e riaprirlo entro i due anni successivi.

Cosa succede alla scadenza del piano? Semplicemente ti verranno rimborsati i soldi che hai versato nel tempo e l’ulteriore interesse maturato sul denaro che hai investito.

Ti sarai accorto che il PAC non è soltanto un prodotto, ma una vera e propria strategia di investimento.

Attenzione

Diversamente da altri piani di accumulo, quello di Intesa non prevede nessuna copertura assicurativa e quindi i risultati dipenderanno solo  dall’andamento dei mercati. Non è compresa nessuna  copertura in caso di morte.

Come vengono investiti i soldi?

Non c’è una risposta precisa a questa domanda, perchè ovviamente i fondi sono numerosi e la situazione di ogni cliente è variabile. Ovviamente (e questo è uno dei limiti della consulenza bancaria e del risparmio gestito) ti saranno proposti solo i fondi Eurizon.

I fondi di Eurizon si dividono in:

  • Mercato monetario: ovvero i fondi he prevedono il rischio minore in assoluto e trattano titoli obbligazionari o di credito a breve termine. Tuttavia non penso siano adeguati a soddisfare i bisogni e la strategia di un Piano di accumulo, e li nomino solo per rigor di cronaca;
  • Fondi obbligazionari: ce ne sono svariati, accomunati dal fatto che nascono per rischiare poco ed investire sul medio-lungo termine;
  • Fondi azionari: più rischiosi dei precedenti, questi fondi vengono utilizzati per introdurre una componente di maggior rischio e profitto negli strumenti di investimento;
  • Fondi flessibili con orizzonte temporale predefinito: sono i più tipici usati per un PAC di lungo periodo. Inizialmente tendono ad investire più sulle azioni e in seguito sulle obbligazioni;
  • Hedge Fund: sono i più rischiosi perchè investono in strumenti derivati. In Italia si sentono chiamare anche fondi speculativi ed hanno la caratteristica di essere gli unici fondi che possono vendere i titoli allo scoperto.

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Quali sono i costi?

Tocchiamo un tasto dolente: infatti i costi di gestione rappresentano uno dei maggiori deficit di questi strumenti, in quanto sono così elevati e e deleteri da annullare il nostro rendimento: in altre parole, i rendimenti vengono divisi tra l’istituto di credito e la società di gestione.

Vediamo di esaminare i costi delle varie tipologie di fondo:

  • Fondi Monetari (rischio 1): Costi di entrata: 0 – Costi di gestione: 0,35% – Costi sulla performance: 0;
  • Obbligazionari (Rischio 3): Costi di entrata: 0 – Costi di gestione: 1,27% – Costi sulla performance: 20%;
  • Azionari (Rischio 5/6): Costi di entrata: 1,50% – Costi di gestione: 2% – Costi sulla performance: 20%;
  • Flessibili (Rischio 4): Costi di entrata: 0% – Costi di gestione: 1,57% – Costi sulla performance: 20%;
  • Hedge Funds: Costi di entrata: 0,54% – Costi di gestione: 2,54% – Costi sulla performance: 0.

Interessi 

Ora che abbiamo visto i costi e le caratteristiche, possiamo affermare che il PAC Intesa SanPaolo è in linea con quanto viene proposto dalla stragrande maggioranza di  piani di accumulo privi di polizza assicurativa. I costi, come anticipato, sono proprio tipici del risparmio gestito,  la cui priorità non è certo guardare quanto guadagna il cliente, ma i profitti per la macchina che li propone.

Purtroppo i rendimenti non sono sufficienti a coprire i costi di gestione. Addirittura, guardando il KID, potrai renderti conto di un dato sconcertante: verificando il rendimento dei fondi della SGR Eurizon questi hanno rendimenti peggiori del benchmark.

Potrai controllarli tu stesso: tutti ottengono performance peggiori di quelle del loro diretto termine di confronto. Come si traduce questo? Semplicemente, i tuoi interessi, invece di essere pagati o reinvestiti per alimentare altri interessi,  non fanno altro che stipendiare i gestori e gli analisti.

Ovviamente questi professionisti fanno giustamente il proprio mestiere: sta a te conoscere gli strumenti e capire se valgono la pena o no.

Fondi Intesa SanPaolo in perdita: posso disinvestire?

Ci sono vari motivi che possono portarti a chiederti se e come disinvestire: forse sono in perdita, oppure ha capito che preferisci investirli altrove.

Il disinvestimento è possibile, ma non semplice e non sempre conveniente.

  • il momento in cui decidi di disinvestire: se i mercati stanno attraversando una fase negativa, il rischio di scappare è quello di subire delle perdite anche gravi;
  • Non sempre il tuo consulente ti agevola nella chiusura del contratto. Per fortuna ormai è possibile disinvestire in autonomia online;
  • i costi di uscita: controlla se ci sono e se conviene davvero uscire proprio ora!

Piano di Accumulo Intesa SanPaolo: opinioni

Non credo ci sia bisogno di rimarcare quanto già detto spendendo troppo parole. Siamo davanti a un PAC (ed è giusto pensare al proprio futuro!), ma offerto da una società di gestione (e questo inficia i benefici di un investimento a causa dei costi).

Purtroppo non hai controllo, sei passivo, mentre altri gestiscono i tuoi soldi (tramite una gestione poco performante). Se il tuo scopo è investire sul lungo periodo per proteggere i tuoi soldi dall’inflazione, allora hai sbagliato strada.

Arrivati a questo punto puoi risponderti da solo: ha senso o non ha senso sottoscrivere questo prodotto?

A te la risposta.


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